La Spagna in Cooperativa per circa un anno

ALEJANDRO, 28 anni, Leon, originario di Carande, villaggio nel Parco Nazionale dei “Picos de Europa”

Intervista domenicale … prepartenza

Tracciamo la tua LINEA DEL TEMPO

“Sono arrivato prima di venire. In Spagna avevo un amico italiano a cui dicevo ‘voglio andare in Sicilia’ e non sapevo nulla della Sicilia. Per scherzare gli dicevo ‘voglio andare a fare il mafioso’. Avevo 19 anni e ora sono giunto qui. La prima volta sono arrivato a Palermo di notte, solo.”

Sono in Cooperativa da un anno e qualche mese. Per me è stato ‘assai’ perché quando si è abituati ad un ritmo di vita, il senso del  tempo cambia. L’ho vissuto giorno per giorno. All’inizio ho fatto il volontario con i minori, poi a “Rosa di Jericho”, compa! Lì è stata una cura dell’anima tra i disabili psichici i e la “little africa”: avanti e indietro in bicicletta, ahahahah

Ho imparato tanto in questo periodo, sono maturato.

Ciò che mi ha dato di più? Gli africani*. Si può dire che sono stati il mio gruppo di psicologi. Mi hanno dato una prospettiva nuova della vita, basata sulla comunità più che sull’individuo, come insegna invece la società europea.

Un cuore africano in una testa europea.                                       

Le mie aspettative prima di arrivare?

Ho imparato tanto, tantissimo, forse perché non ho misura.

Tutti abbiamo illusioni, la mente è così. Le mie aspettative erano condizionate dal mio retaggio culturale. Poi ho capito che sono tutte false. All’inizio c’è la sofferenza, perché dai per scontato cose che credevi fossero vere. E ti chiedi: Che cosa è la verità? La verità è nel cuore.

E’ stato un viaggio interiore, che poi coincide con l’esteriore.

Ho imparato ad utilizzare l’esperienza del cuore oltre a quella della testa.

Anche tornando a casa ho delle aspettative ma già non ci credo più.

Quale è stato il mio contributo in Cooperativa?

E’ difficile parlare di sé, però penso che porto gioia perché mi piace stare con le persone e stare ‘apposto’ con loro. Questo so fare! Ho imparato anche che le persone sono fatte di una parte di luce e una di buio. Con la mente tendiamo a guardare il buio. Io guardo la luce, provo amore.

Per me è stato come fare il militare per la generazione dei nostri padri. Uscire di casa, crescere… però resto sempre bambino, che  è poi la cosa che mi piace di me. Mi sento più responsabile di me come essere umano.

Perché ho scelto di lavorare con il disagio mentale?

Quando ero piccolo avevo due zie malate di mente e stavo tutto il tempo con loro. Mi sento bene. Mi ci trovo in maniera naturale.

Idee per il futuro?

Non voglio diventare schiavo delle idee. In questi tempi in cui viviamo, cercare di trovare spazi in cui le persone si possono relazionare spogliandosi delle cose che siamo portati a mostrare di noi. Godere di questi spazi. Si vede, non c’è bisogno di dirlo, (in questi  spazi) senti il benessere, senza ‘ma’. In quel modo la vita è semplice. Non ci sono tutte le classificazioni. E’ il pensiero complesso che ci fa allontanare dal cuore.”

* Beneficiari del Progetto SPRAR (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e/o rifugiati)

Una poesia scritta da Alejandro

LOS ANGELES HAN CAIDO – Gli angeli sono arrivati

Re del mare e della terra son venuti da lontano,

portano orecchie per il cieco e occhi per il sordo.

 

Devi solo sederti e aspettare,

ti sono venuti a salvare.

 

La fortuna è un’invenzione,

tutto è in mano ad Allaah.

 

L’amore è eterno e la morte arriverà.

 

Sono i nobili dei nostri tempi,

eleganti e semplici.

 

Attenzione!

Se ancora non riuscite a vederli.

 

Sono amici del momento

e di chi vuole amarli

e anche di chi non vuole.

 

Sono così piccoli che son giganti,

hanno la testa nel cielo e i piedi per terra,

come gli antenati.

 

Guarda, guarda bene!

Non hanno niente e hanno tutto,

pover come sembrano,

tanti tesori gli appartengono,

li hanno portati per regalarli,

a tutti quelli che vogliono ascoltarli.

 

Gente che si compromette al proprio destino senza dubitare,

questo si che è studiare!

 

Allora non dire che non ti ho avvisato,

qui sta scritto.

Per il passato, per il presente e per il futuro,

questa è la penultima opzione di salvezza

che ci ha dato il mondo.