Occhi che brillano in Nepal: una storia di solidarietà

Rinnovo della convenzione con Moonlight Children’s Home.

La nostra cooperativa sociale Quadrifoglio, da sempre impegnata nel sostegno alle comunità più fragili, ha intrapreso un percorso di solidarietà internazionale con la struttura di Godawari-3, in Nepal. Questa piccola realtà, situata alla periferia di Kathmandu, accoglie bambini provenienti da contesti difficili, offrendo loro un tetto, un pasto caldo e un’educazione di qualità.

“Ricordo gli occhi di quei bambini”, racconta il presidente della nostra cooperativa sociale, “pieni di una serenità che contrastava con le difficoltà che avevano vissuto. Nonostante fossero lontani dalle loro famiglie, trasmettevano una gioia di vivere che mi ha profondamente colpita”. 

L’esperienza in Nepal ci ha lasciato un segno indelebile.

L’incontro con i bambini di Godawari-3 ha rafforzato la convinzione che ogni essere umano, indipendentemente dalla sua origine, abbia diritto a un futuro migliore. Questo impegno ha contribuito a ridefinire la mission della cooperativa, ponendo sempre più l’accento sulla solidarietà internazionale e sulla promozione dei diritti dei bambini.

Durante la visita alla struttura, abbiamo potuto toccare con mano le condizioni di vita dei bambini e l’importanza del lavoro svolto da  Moonlight Children’s Home. È stata proprio questa esperienza diretta a spingerci a intraprendere un percorso di sostegno a lungo termine.

Oltre al sostegno economico, la nostra cooperativa si impegna a raccogliere beni di prima necessità, contribuendo a migliorare le condizioni di vita dei bambini e a garantire loro un futuro più sereno.

Il progetto in Nepal rappresenta per noi un punto di partenza, non di arrivo. L’impegno a sostenere la struttura continuerà nel tempo, con l’obiettivo di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.”

Infatti, qualche giorno fa sono venuti a trovarci per  rinnovare la convenzione due responsabili della struttura.

“L’incontro è stato un’occasione per rafforzare il nostro rapporto e condividere le nostre esperienze. Abbiamo parlato dei progressi fatti, ma anche delle difficoltà incontrate. È stato toccante ascoltare le storie dei bambini e capire quanto il nostro lavoro sia importante per loro. Siamo usciti da questo incontro più uniti e determinati che mai a continuare il nostro percorso insieme.”